A margine della presentazione del rapporto Censis “ECOBONUS E SUPERBONUS PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA DEL PAESE” il viceministro dell’ Economia , Maurizio Leo, ha sostenuto che il meccanismo di tassazione dei redditi da locazione debba essere unificato.
L’estensione della cedolare secca anche alle locazioni commerciali sembra essere uno degli obiettivi del governo, unitamente alla “razionalizzazione delle imposizioni indirette, vedere cosa si può fare per quelle dirette e per le cedolari”.
In pratica il viceministro Leo si domanda perché il sistema preveda una tassazione agevolata tramite la cedolare secca solo per le locazioni abitative, escludendo tutto il settore delle locazioni ad “uso diverso”.
Un allineamento che anche UPPI auspica e che avrà sicuramente effetti positivi sia per i proprietari che per i conduttori, grazie al meccanismo dei canoni concordati, ampiamente e positivamente utilizzato nelle locazioni ad uso abitativo.
Un carico fiscale minore è un’importante “merce di scambio” per canoni “commerciali” concordati e garantiti da accordi territoriali condivisi tra tutti gli attori di questo fondamentale settore della nostra economia.
E sarà così possibile contribuire a rivitalizzare i nostri centri storici e le nostre periferie abbandonate, accendendo le vetrine e le insegne spente da tempo, con il piccolo commercio e le attività di quartiere nuovamente a presidio della sicurezza di tutti. E, come sempre, Uppi è pronta a fare la sua parte dalla parte dei piccoli proprietari immobiliari che rappresenta e tutela dal 1974
The post SFATATO IL TABU’ DELLA CEDOLARE SECCA PER LE LOCAZIONI COMMERCIALI? appeared first on UPPI.