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NORME E TRIBUTI – 11 NOVEMBRE 2015 – Il Sole 24 Ore

DOMANDE & RISPOSTE

Vorrei verificare la metratura “catastale” di casa mia. Posso accedere direttamente dal sito delle Entrate? Occorre una password?

Il cittadino, attraverso la procedura messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, può verificare direttamente tutti i dati degli immobili a lui intestati compresa la metratura “catastale”. La procedura prevede la richiesta di un PIN (Personal Identification Number) che viene rilasciato attraverso una richiesta da fare sul sito internet possedendo una Carta dei Servizi o conoscendo il proprio reddito oppure recandosi presso un ufficio territoriale dell’Agenzia. La prima parte del Pin viene subito resa disponibile, la seconda arriva per posta entro 15 giorni.
Accedendo al servizio si avrà  quindi la possibilità di interrogare la banca dati catastale per consultazione personali.
Che valore ha il metro quadrato catastale? Serve a calcolare le tasse?

Il metro quadrato catastale allo stato attuale non ha nessun valore fiscale. Quindi nulla cambia per la base imponibile di Imu, Tasi e imposta di registro sui trasferimenti immobiliari. Conoscere la superficie, però, può essere comunque utile ai proprietari, perchè la Tari sui rifiuti è riscossa dai Comuni prendendo come riferimento l’80% della superficie catastale.

Come faccio a verificare che la metratura determinata dal catasto corrisponda alla realtà?

Si tratta di casi particolari, la cui individuazione richiede una approfondita conoscenza della materia catastale e buone capacità di diagnosi delle cause delle incongruenze. Tale attività presuppone un calcolo che tiene conto delle superfici utili ai fini del calcolo così come prescritto dall’allegato C del Dpr 138/1998, che detta le percentuali attraverso le quali si ottiene la superficie “catastale” di ogni tipologia di porzione dell’immobile (vani principali, accessori, balconi e simili, aree scoperte). La stessa Agenzia segnala all’interno dell’area “contact center” tale accorgimento. Il calcolo viene svolto da un professionista che con la procedura Docfa è in grado di determinare tale differenza in maniera precisa.

Come posso comunicare al catasto le correzioni al dato ufficiale?

Nel caso in cui vengano riscontrate incongruenze o errori nelle informazioni presenti negli archivi catastali è possibile effettuarne la correzione con il servizio “correzione e rettifica dati catastali” presente nell’area riservata dell’utente/cittadino o presentando una domanda di correzione presso gli uffici provinciali dell’agenzia delle Entrate, anche con l’ausilio di un tecnico abilitato. Gli errori possono riguardare numerose casistiche: errore sulla persona a cui è intestato l’immobile – errore sui dati dell’immobile – segnalazione di incoerenza per fabbricato non dichiarato. La procedura online è sufficientemente semplice (in questo caso non occorre essere registrati a Entratel o Fisconline) se si possiedono tutta una serie di dati: tipologia di correzione richiesta, di catasto (fabbricati/terrreni), l’ubicazione dell’immobile, la tipologia di variazione richiesta, i dati dell’atto e le evidenze della tipologia di errore , si procederà quindi con l’invio e si resterà  in attesa di un riscontro del Contact Center.

Si ricorda ai soci che il martedì dalle 9,30 alle 11,30 è possibile richiedere una consulenza tecnica presso la sede provinciale U.P.P.I. di Treviso.