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Consigli e innovazioni da Enea: affrontare il freddo risparmiando e monitorando i consumi reali – di Saverio Fossati

 

Casa confortevole e senza sprechi .Aspettando il verdetto sule case green, Enea ha fornito come ogni anno il decalogo da seguire. Ma non solo: ha presentato anche un sistema di elaborazione dei dati per capire quale sia effettivamente il consumo di un edificio. Vediamo in breve le due notizie.

I consigli

Installa sistemi di monitoraggio e controllo
Monitorare i consumi energetici attraverso contatori intelligenti è fondamentale per acquisire consapevolezza sulle proprie abitudini di consumo e per individuare tempestivamente eventuali perdite o malfunzionamenti.
2. Esegui la manutenzione degli impianti
Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (D.P.R. 74/2013).
3. Controlla la temperatura degli ambienti
Bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile.
4. Attenzione alle ore di accensione
Controlla in quale delle 6 zone climatiche d’Italia vivi: il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica. Accendere l’impianto un’ora in meno al giorno e ridurre di un grado di temperatura, può portare a un risparmio energetico di circa il 15%.
5. Scherma le finestre durante la notte
Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
6. Non coprire i radiatori
Evita di porre schermature davanti ai termosifoni, come tende o mobili, che ostacolano la diffusione del calore verso l’ambiente. Bene, invece, inserire materiali riflettenti tra muro e termosifone: anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.
7. Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo
Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore.
8. Fai un check-up dell’abitazione
Affidati a un tecnico qualificato e fai valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Puoi abbattere i consumi fino al 40%.
9. Installa valvole termostatiche
Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.
10. Scegli soluzioni di ultima generazione
Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.

Trovare il fabbisogno reale
Enea consiglia anche  di fare il check-up energetico del proprio appartamento per valutare lo stato di isolamento termico di pareti e finestre e dell’efficienza degli impianti di riscaldamento, per poi adottare accorgimenti che consentono di abbattere i costi fino al 40 per cento. Proprio a questo scopo ha puntato a trovare un metodo per calcolare in modo sempre più preciso il fabbisogno energetico del patrimonio edilizio e le prestazioni di impianti rinnovabili.  E lo ha realizzato attraverso l’elaborazione di dati relativi a temperaturaumidità e radiazione solare, per la prima volta con un dettaglio temporale fino a un minuto.
In sostanza, ha spiegato il ricercatore Giampaolo Caputo “Siamo stati in grado di effettuare il downscaling temporale fino a un minuto di un tipico anno meteorologico per le principali variabili climatiche considerate nel bilancio energetico di un edificio e, in particolare, per la radiazione solare che dipende fortemente dalle condizioni del cielo (sereno o no) e nei giorni nuvolosi può passare da valori elevati a valori molto bassi in frazioni di minuto”.

Il modello di downscaling per alcuni anni specifici è stato convalidato con misurazioni al suolo acquisite presso il Centro Ricerche Enea Casaccia (Roma) e inserito nell’Atlante italiano della radiazione solare Solaritaly, sviluppato e gestito da Enea.

Le variabili climatiche sono alla base per determinare le dimensioni degli impianti rinnovabili da installare e per calcolare le prestazioni energetiche degli edifici. I dati climatici a ridotta scala temporale potrebbero essere implementati anche per progettare sistemi di controllo degli impianti di climatizzazione più evoluti, ottimizzando l’uso dei sistemi di accumulo e delle fonti rinnovabili disponibili. Attualmente, infatti, esistono estese banche dati di serie storiche pluriennali di misure orarie per quasi tutte le grandezze meteorologiche e per numerose località italiane, ma è pressoché nulla la disponibilità di misure analoghe a frequenza sub-oraria.

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